Oldani e la passione per la bici

Abbiamo incontrato Davide Oldani, uno dei grandi chef della cucina italiana, ambasciatore di Expo e grande appassionato di bici

Oldani e la passione per la bici

Vi parliamo di Davide Oldani, uno dei grandi chef della cucina italiana. Lo abbiamo incontrato alla Triennale di Milano, dove sono state presentate le iniziative di Fidenza Village che ospiterà attività esclusive nei campi della moda, dell’arte, del design, della cucina e della musica in questi sei mesi di Expo.

Il link? Davide Oldani è fra gli ambasciatori di Expo 2015, che come tutti sanno ha come tema “nutrire il pianeta”. E il link con noi? L’ideatore della “cucina pop” ha un’altra grande passione oltre a quella della cucina: la bicicletta! Impossibile non approfittarne per parlare della nostra passione in comune (clicca qui per leggere l’articolo in cui si parla di Oldani e la Bianchi Infinito Cv)

 

Cosa rappresenta per lei la bicicletta?

«La bici è sinonimo di libertà; ho molti impegni da gestire, perciò quando monto in sella entro nel mio mondo. È uno sport che mi permette di staccare dal mio lavoro e dà ampio spazio alla mente di riflettere. Pedalare mi regala un grande senso di libertà».

 

Quando è nata questa passione?

«Ho iniziato ad appassionarmi alla bicicletta cinque fa. Dopo un incidente avevo alcuni problemi alla schiena e al ginocchio, quindi dovevo praticare uno sport che potesse potenziare i muscoli della gamba e non solo: la bicicletta era il movimento più adatto. Poi mi sono davvero appassionato e ora sono fiero di essere testimonial delle bici Bianchi».

 

“Sportweek” le ha dedicato una rubrica nella quale unisce la cucina pop allo sport. In cosa consiste questa collaborazione?

«Lo sport è una componente importante della mia vita perciò ho accettato con grande piacere di collaborare con il settimanale “Sportweek”. Ogni settimana svelo una ricetta diversa legata alla mia filosofia: la buona cucina abbinata proprio allo sport. Inoltre è una maniera per sottolineare che lo sport fa bene».

 

E le granfondo?

«Ho poco tempo per dedicarmi alle granfondo anche se ho partecipato alla Felice Gimondi ed è stata una bellissima esperienza. Ora con l'Expo a Milano tutta la mia attenzione si focalizza psu questo avvenimento mondiale e nelle iniziative a esso collegate. Da poco ho aperto un nuovo ristorante. In futuro mi piacerebbe partecipare e pedalare di nuovo nel gruppo delle granfondo».

 

Esiste un luogo preferito dove pedalare?

«Tra i miei posti preferiti c’è il Naviglio, poi sul Lago Maggiore, e ancora il Passo del Vestito o a San Carlo in Toscana. Mi piace anche la salita. La bicicletta significa anche salita; alla fine ho voluto la bicicletta e allora devo pedalare. La fatica fa parte del gioco e devo dire di apprezzare molto quella che si fa quando la strada sale!».

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