22 September 2014

Il nostro weekend con Contador

Per lui un buon training lungo i tornanti di Gavia e Mortirolo, per noi l’occasione di incontrarlo da vicino e scoprire che…

Il nostro weekend con contador

Un selfie con Contador? “Claro que sì”. È di buon umore e disponibile “El pistolero” arrivato in Valtellina per la RHXDUE. Nell'albergo di Bormio che ospita il recente vincitore della Vuelta è tutto un affollarsi attorno al campione iberico che non si sottrae. Anzi, fioccano le foto ricordo e gli autografi accompagnati da un certo sorriso. Sorridente, ma per nulla appagato. Chi se lo è visto sfrecciare accanto, sabato sul Gavia e il giorno seguente sul temibile Mortirolo, è rimasto impressionato dalla danza sui pedali dello spagnolo.

In effetti, la due giorni valtellinese, organizzata da Rh+ insieme a Polartec, è anche servita al capitano della Tinkoff Saxo per allenarsi in vista di un finale di stagione tutt'altro che di riposo dopo le fatiche spagnole. Nel mirino la conquista della classifica individuale del World Tour. A due prove dalla fine – il Lombardia e il Tour di Pechino – Alberto Contador è in testa alla graduatoria seguito da vicino dal connazionale Alejandro Valverde, che prevedibilmente tenterà di soffiargli il primato nel ranking mondiale.

Un buon training quello fatto salendo lungo i tornanti di Gavia e Mortirolo insieme a un migliaio circa di “colleghi” più o meno in forma; primo passo di un programma di allenamento proiettato in particolare sulla classica delle “foglie morte”. Niente Mondiale (“il percorso non si adatta a un corridore con le mie caratteristiche”, ha dichiarato) per il quale il suo pronostico va a Valverde e al nostro Daniele Bennati, uscito dalla Vuelta con una grande condizione.

Per la stagione 2015, il suo primo obiettivo sarà la conquista della maglia rosa, a quattro anni dalla sua ultima vittoria al Giro d'Italia – dopo quella del 2008 – poi revocata in seguito alla squalifica per doping. «È stata una decisione – ha aggiunto – che ho maturato a lungo. Questo è il mio primo obiettivo, poi si vedrà».

Probabile la sua partecipazione al Tour per un nuovo duello con Vincenzo Nibali, dopo che quest'anno si è dovuto rimandare a causa dell'incidente occorso al madrileno. Insieme a lui, sono giunti in Valtellina anche i giovani, juniores e Under23, che fanno parte della Fondazione Contador. “È un progetto a cui tengo molto – ha sottolineato - e che spero possa contribuire alla ripresa del movimento spagnolo».

Se la situazione del ciclismo italiano è critica, “quello spagnolo è morto” ha commentato il suo addetto stampa Jacinto Vidarte ed è difficile dargli torto. Dietro la Movistar, infatti, sono rimaste le sole Caja Rural e Burgos. Il quadro è desolante: pochi sponsor e un calendario sempre più povero. E per questo l'iniziativa voluta dal campione di Pinto acquisisce un valore particolare nella speranza che presto diventi una squadra competitiva sui palcoscenici internazionali. 

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