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Wild Atlantic Way: prosegue il viaggio in Irlanda di Pietro

Procede la traversata dell'Isola Verde di Pietro Franzese, partita dai vicoli della città universitaria di Cork. Il via ufficiale è avvenuto, in realtà, nel borgo marinaro di Kinsale, dove ha inizio la Wild Atlantic Way, l’itinerario costiero più lungo al mondo (2.500 km). Oggi è previsto l'arrivo a Tralee

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La Wild Atlantic Way copia la costa ovest per circa 2.500 km: dalla cittadina di Kinsale, nella contea di Cork, alla punta di Malin Head, nella contea di Donegal, il “Capo Nord” irlandese. Il nome è programmatico: Selvaggia (Wild) come le sue coste burrascose e Atlantica come il suo clima, fortemente condizionato dall’Oceano. Indovinare quando sia il momento migliore per affrontarla è una grande scommessa. Ma, in fondo, chi sceglie l’Irlanda sa che verrà strapazzato e la ama per questo. Pietro finora è stato fortunato col meteo e il sole ha brillato in un cielo blu intenso. Sta percorrendo questa mitica strada in sella alla sua Giant Revolt Advanced 1 (su cui monta una trasmissione SRAM Eagle 40x10/52), in assetto misto bikepacking/cicloturismo (circa 25/30 kg di peso totale). Si è preparato un itinerario di massima ma non avrà problemi a tradirlo qualora la strada gli offrirà deviazioni interessanti. Dopo i primi 5 giorni di viaggio, Pietro si dice sorpreso della bellezza delle strade (strette) che presentano continui saliscendi ("non c'è mai pianura"), asfalto buono, praterie verdi, (tante) pecore, villaggi variopinti, fiordi, tanti posti che si prestano a fare free camping... e una popolazione locale che non si smentisce mai: sempre accogliente e rispettosa dei ciclisti ("questo dà molta sicurezza"). La tappa di oggi dovrebbe terminare in una bella spiaggia di Tralee, nella contea di Kerry.

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