Pulire la bicicletta: una seccatura o un momento Zen?

Ѐ una cosa che si impara fin da piccoli: tutto si sporca, anche le macchinine esposte dentro una teca, in salotto. E tutto si rovina, quando è sporco. I denti, i capelli, le lenzuola, i calzini, l'automobile, il pavimento... Ovviamente anche la bicicletta. Anzi, questo mezzo teme lo sporco sopra ogni cosa, dato che basa il proprio funzionamento su meccanismi e ruotismi che danno il meglio se ben puliti e lubrificati. Per alcuni questa cosa è un'immensa scocciatura, per altri è l'occasione per prendersi cura di un... oggetto, chiamiamolo così, che consideriamo un'estensione del nostro corpo, se non addirittura un essere dotato di un'anima. Lavare e curare la bicicletta dopo ogni uscita è quindi un momento meraviglioso, sempre secondo il punto di vista di alcuni. Certo, molto fa l'ambiente di lavoro. Una stanza ariosa, pulita, con musica soffusa e un cavalletto che alza la bicicletta in modo da non farci piegare la schiena invogliano a lavorare sicuramente di più che un box umido, buio, ingombro di roba e pieno di zanzare.

materialiLa sporcizia in bicicletta è un discorso complesso. L'assenza di lubrificazione può portare alla ruggine. Il fango non lavato smeriglia gli ingranaggi. L'accumulo di grasso attira la polvere. Quindi ci sono da fare cose con l'acqua, con gli stracci, con materiali che grattano, altre che si infilano. E lubrificanti. E cose che rimuovono quello in eccesso. Che palle! Questo perché io (Mario Ciaccia) detesto lavare la bicicletta. Il servizio che state leggendo è nato perché l'amico Carlo Mutti ha visto una Brompton che avevo appena lavato e che ritenevo essere immacolata, pura, come nuova. Lui l'ha vista e s'è messo le mani nei capelli.

"Mario, quando la bici è sporca occorre pulirla soprattutto per mantenere efficace la trasmissione" è la prima frase di Carlo ed ha ragione: quella della bicicletta è a cuore aperto, con gli ingranaggi esposti ad ogni forma di flagello. Il modo più pratico di lavarla sembrerebbe con una bella idropulitrice, che spara via lo sporco anche dagli interstizi. "No, no, quella forza le guarnizioni dei cuscinetti, non va usata mai". E te pareva? "Se la bicicletta è molto sporca preferisco la canna dell’acqua per ammorbidire il grosso, senza troppa pressione e cercando di evitare sempre le zone dove ci sono cuscinetti. La maggior parte delle volte basta uno straccio umido, nebulizzando un po' d’acqua con uno spruzzino, giusto per non rigare la vernice. Con il fango però è meglio usare prodotti per la pulizia della bici, possibilmente il più biodegradabili possibile. Insisto sul tema: pulire bene la trasmissione è importantissimo, mi permette di pedalare nel silenzio e prevenire l’usura delle nuove trasmissioni, sempre più sottili e sempre meno durature". Aggiungo io: prevenire anche quelle delle e-bike, che soffrono parecchio le botte di potenza dell'assistenza elettrica.

Poi attacca la trasmissione. "Inizio con uno sgrassatore su pacco pignoni e catena per sciogliere lo sporco e togliere il vecchio lubrificante ormai mischiato alla polvere e, intanto che agisce, pulisco le rotelline del cambio e il pacco pignoni dal grosso che si è accumulato".

Prima di lubrificarla, la catena va pulita. "Io uso l'apposito attrezzo, una sorta di scatola riempita con un prodotto che la lava dalle impurità". Ma bisogna per forza usare quell'affare? "No, in alternativa si può usare spazzola e acqua con qualche goccia di detersivo per piatti, ma il risultato non sarà lo stesso. Quindi, con spazzole e spazzolini vari ripasso di fino corona, rotelle del cambio e pacco pignoni, per poi rifinire il tutto con uno straccio da passare tra ogni pignone. Risciacquo bene con acqua e asciugo con stracci puliti che non lascino pelucchi".

E tutto questo solo per pulire la catena! "Solo a catena e ingranaggi puliti si può iniziare a lubrificare: per cambio e pignoni uso uno spray stando attento a non far andare olio nebulizzato su cerchi o dischi, per non contaminare pattini o pastiglie, per la catena preferisco usare olio specifico (bagnato/asciutto) mettendo una goccia per rullino, l’ideale è lasciare agire un po'".

Se abbiamo sospensioni e reggisella telescopici non dimentichiamoci di loro, puliamo bene stando attenti a non rigare gli steli e lubrifichiamo con qualche goccia d’olio dedicato per mantenerli scorrevoli e per non far seccare gli anelli di tenuta. Lasciamo agire e pompiamo un po' per far allontanare lo sporco dalle tenute, poi rimuoviamolo insieme all’olio in eccesso. A questo punto, la bicicletta è come nuova. Ma, così come il Mondo si divide tra chi si stufa a lavarla e chi invece lo adora, allo stesso modo c'è la spaccatura tra coloro che non hanno problemi a utilizzare subito una bici lavata come si deve... e chi, invece, non ne ha il coraggio, visto che poi tornerebbe a sporcarsi e richiederebbe un'altra operazione massiccia come questa.