Tutto pronto per la classica della birra, l'olandese Amstel Gold Race

E' la più giovane delle classiche, l'unica di una singola giornata che si svolge nei Paesi Bassi, nello specifico nella regione del Limburg. E' giunto il momento della Amstel Gold Race.

Uno dei mulini a vento simbolo dei Paesi Bassi (foto dal sito Amstel Gold Race)

Con una settimana di anticipo rispetto al calendario tradizionale che ne ha visto l'inversione con la Parigi-Roubaix, domenica 10 aprile arriva l'appuntamento con i Paesi Bassi e con la sua Amstel Gold Race. Si svolge nella regione del Limburg, in quel lembo di terra olandese incastonato tra il Belgio e la Germania, e fa parte della serie di classiche dell'Ardenne: del gruppo è la più giovane, la prima edizione infatti si svolse nel 1966.

Torna ora nella sua forma autentica dopo due anni, dato che nel 2020 fu annullata a causa della pandemia e l'anno scorso si svolse in modo ridotto, su un circuito di 17 km. Quest'anno invece si torneranno a percorrere i 254 km da Maastrict a Valkenburg. Anche se siamo in una delle nazioni europee più pianggianti, a rendere frizzante questa gara come la birra omonima che la sponsorizza fin dalla sua prima edizione, sono le 33 salite che puntellano il tracciato, non lunghe ma in grado di spezzare il ritmo e aumentare notevolmente la fatica.

Il muro più rinomato e iconico è quello del Cauberg (pendenza media 6% con punte al 12%), punto chiave che si percorrerà tre voltre tra cui a soli 24 km dal traguardo. Il circuito finale, prima dell'arrivo è caratterizzato da altri due muri ma con pendenze minori: il Geulhemmeberg a 19 km dal traguardo e il Bemelerberg a 6 km dal traguardo. Nel complesso è una corsa nervosa, per corridori in grado di sostenere accelerazioni e salite in un ritmo continuamente a singhiozzo.

Il favorito in assoluto è probabilmente Mathieu Van der Poel, che non solo arriva dalla fresca vittoria del Fiandre, ma ha anche vinto l'ultima edizione "vera" nel 2019 con una volata finale pazzesca, che ha neutralizzato tutti e ha dimostrato la sua forza regalandogli una vittoria commovente e bellissima. Mentre l'anno scorso la gara è stata vinta dal belga Wout van Aert, che però quest'anno non potrà essere presente a causa del covid-19 (anche se ha già ripreso gli allenamenti e non dovrebbe mancare alla Parigi-Roubaix del 17 aprile). Della sua squadra, l'olandese Jumbo-Visma, vanno tenuti d'occhio soprattutto Christophe Laporte e Tiesj Benoot. Potrebbe sorpendere anche il britannico Tom Pidcock, della Ineos Grenadiers, voglioso di riscattare il secondo posto dell'anno scorso: per lui potrebbe essere un buon banco di prova per vedere se sia tornato in forma e può contare sull'esperienza del compagno di squadra Michal Kwiatkowski, che ha già vinto l'Amstel nel 2015.

Ovviamente ci sono anche tanti altri atleti che potrebbero dire la loro. L'unica formazione italiana al via a Maastrict sarà la Bardiani CSF Faizanè - che è appena stata vittima di un ingente furto nel suo magazzino emiliano - con sette atleti al via della prestigiosa gara olandese: Enrico Battaglin, l'atleta più esperto della formazione, Filippo Fiorelli, Filippo Zana, Alessandro Tonelli, Davide Gabburo, il colombiano Jonathan Canaveral e il neo-professionista Luca Rastelli. Tra gli italiani ci sarà anche Matteo Trentin, della UAE Emiratees, che sarà al fianco dello svizzero Marc Hirschi e dello spagnolo Juan Ayuso, del francese Alexys Brunel, del neozelandese Finn Fisher-Black, del colombiano Sebastian Molano e del portoghese Ivo Oliveira.

Non ci saranno però solo gli uomini. Lo stesso giorno anche le donne saranno protagoniste dei saliscendi sulle colline olandesi. Aggiunta al calendario femminile per la prima volta nel 2001, la classica della birra vide interrotta la partecipazione femminile nel 2004 per riprenderla poi nel 2017. Quest'anno, seguendo l'esempio di altre gare come il Giro delle Fiandre e il Giro di Bruges, il montepremi sarà equivalente tra la gara femminile e quella maschile: entrambi i vincitori otterranno 16 mila euro. Grazie a questa equiparazione, la corsa femminile raggiunge un montepremi totale di 40 mila euro, 30mila in più rispetto all'anno scorso.

Ma se dal punto di vista dei soldi non ci sono più differenze, quanto a lunghezza del percorso le donne percorreranno solo 128,5 km, coprendo nel finale i 18,9 km del circuito della precedente edizione. Le salite nel percorso femminile saranno 19. La maggior parte delle salite hanno una pendenza inferiore al 10%, mentre la loro lunghezza varia dai 700 metri ai 2.7 km con una media di 1 km. Se affrontare le prime salite non dovrebbe essere particolarmente selettivo, la loro ripetizione nell'ultima parte dovrebbe mettere a dura prova le gambe stanche dai chilometri percorsi.

Purtroppo, una delle favorite, l'italiana Elisa Longo Borghini della Trek-Segafredo, non sarà alla partenza per colpa di un'influenza. Il suo team punterà su Elisa Balsamo o Ellen van Dijk o ancora su Sjirin van Anrooij?

Defezione anche per un'altra super favorita, Marianne Vos, la campionessa in carica della gara, che probabilmente sta puntando tutto sulla Parigi-Roubaix. A onorare la bandiera del team olandese Jumbo-Visma saranno Anna Henderson, Coryn Labecki e Riekanne Markus.

Anche Annemiek van Vleuten della Movistar sarà agguerrita per mettere a segno la prima vittoria stagionale e riscattare il doppio secondo posto dietro a Lotte Kopecky sia alle Strade Bianche che al Tour delle Fiandre.

Infine anche un'altra italiana potrebbe dire la sua, Marta Cavalli del team FDJ Nouvelle-Aquitaine Futuroscope, con le sue doti tattiche e di scalatrice.

L'Amstel Gold Race inizierà alle 10.20 di domenica 10 aprile mentre l'arrivo è previsto tra le 16.15 e le 17. Dalle 14.30 la rai trasmetterà in diretta la gara, mentre prima si potrà vedere sui canali di Eurosport, Gcn, Raiplay.

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