Al Mondiale torna a brillare la stella di Alaphilippe, ma sarebbe un errore bocciare gli azzurri: l'analisi di Ventaglio Podcast

I ragazzi di Ventaglio Podcast analizzano a mente fredda i mondiali appena conclusi nelle Fiandre con il trionfo di Alaphilippe. Chi sono i promossi e chi i bocciati? Un ottimo ascolto per tirare le somme della stagione e prepararsi al meglio per la mitica Parigi - Roubaix.

Julian Alaphilippe con la maglia iridata (©Tim De Waele / Getty Images per Deceunink - Quick Step)

Un bis inatteso quello di Julian Alaphilippe ai Campionati del Mondo delle Fiandre 2021. Il fuoriclasse transalpino ha beffato tutti lungo l'insidioso percorso di Leuven, centrando per il secondo anno consecutivo il titolo iridato. Agli avversari solo le briciole e i rimpianti, a partire da Wout Van Aert, grande sconfitto di giornata. Un mondiale che non ha deluso le attese, con spettacolo sin dal primo chilometro e corridori che non si sono tirati indietro. Tanti i temi trattati nel corso della puntata 21 di Ventaglio Podcast, nel tentativo di far quadrare le idee. Chi sono i promossi? Chi i bocciati? Indubbiamente tutta la Francia, guidata da Thomas Voeckler, merita applausi. Sin dall'inizio hanno corso a viso aperto, tentando di render dura e imprevedibile la corsa: tattica che ha pagato, anche grazie alle straordinarie gambe di Alaphilippe. Nella puntata precedente del Podcast si era parlato dell'iridato uscente come possibile outsider, ma non uno dei favoriti a causa della poca continuità manifestata nel corso dell'anno. Ci ha messo poco "Lou Lou" a smentirci, sfoderando forse la più bella prestazione del 2021 che gli vale la vittoria più bella (non che gli altri successi conseguiti nella stagione, tappa al Tour, tappa alla Tirreno e Freccia Vallone fossero da meno). Non sorride il Belgio che ha provato a correre da padrone, ma alla fine ha dovuto fare i conti con una scarsa vena di Wout Van Aert. Lungi da noi aprire il processo al fuoriclasse della Jumbo-Visma: si tratta del suo primo vero 'flop', poiché nelle altre occasioni in cui è uscito sconfitto, quantomeno ci aveva provato

Sonny Colbrelli con la medaglia d'oro degli Europei (foto UEC)

E l'Italia? Il decimo posto di Sonny Colbrelli non può render felice una nazionale con questa storia. Quest'anno, tuttavia, non sono mancate solo le gambe, ma anche la fortuna. Perdere praticamente da subito due uomini da Nord come Davide Ballerini e Matteo Trentin ha pesato nell'andamento della corsa e l'ottima prova di Andrea Bagioli, oltre ai soliti Ulissi e De Marchi, non è stata sufficiente per dare l'adeguato sostegno a Colbrelli. Nota comunque di merito anche per Giacomo Nizzolo che ha provato fino all'ultimo a tenere il passo dei migliori, arrendendosi come gli altri uomini veloci quando la corsa si è infiammata. Bisogna riconoscere che è stata una bella corsa, pochi tatticismi e tanto coraggio. In un periodo storico in cui troppo spesso assistiamo a sfide bloccate e rimandate, ci siamo goduti una domenica di grande ciclismo corso a viso aperto. E non finisce qua: la stagione è agli sgoccioli, siamo a ottobre, ma prepariamoci poiché siamo nel pieno di un'inedita settimana santa che culminerà domenica con la Parigi - Roubaix.

Continua a seguire gli approfondimenti, le analisi e tanto altro su Ventaglio Podcast. Le puntate si possono ascoltare su Youtube, Spotify, Spreaker o sulle altre piattaforme. Qui sotto il link all'ultima puntata.

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