Joe Breeze e il primo telaio da mtb della storia

Insieme ad altri pionieri tra cui Gary Fisher, Charlie Kelly e Tom Ritchey, si può considerare uno dei padri fondatori della mountain bike e, come loro, è cresciuto nello Stato che si può ritenere la patria di questa specialità, la California. Joe crebbe esattamente a Mill Valley, ai piedi di quel leggendario Monte Tamalpais dove, dal 1976 al 1984, si è svolta la mitica gara di discesa Repack, che Joe ha vinto 10 volte su 24 e che fu una palestra dove crebbe e si perfezionò il moderno concetto di bici pensata per il fuoristrada (repack significa riconfezionare, ovvero indica l'operazione di lubrificazione dei mozzi, che si effettuava diverse volte durante la gara per via del fatto che si usavano bici sperimentali dotate di freni a contropedale). Nella prima edizione si usarono delle Schwinn Excelsior, bici robuste usate dai postini che consegnavano i giornali a domicilio negli anni 30 poi, grazie Gary Fisher, si cominciarono a comparire i primi adattamenti all'uso in off-road. Ma è attribuito a Joe il primo telaio specifico per il fuoristrada su richiesta di Charlie Kelly, nacque così nel 1977 il brand Breezer. Il primo modello pesava meno di 10 kg e utilizzava leghe in acciaio leggere e robuste. Da quel momento cominciarono a essergli commissionate altre "klunkers", come venivano chiamati quelle specie di accrocchi frutto di incroci tra bici diverse.

Breeze ha continuato a sviluppare progetti di mountain bike e bici da corsa fino agli anni duemila. Nel 2008 ha venduto il suo marchio ad Advanced Sports International e da allora ha lavorato per l'azienda come progettista di telai.