A stretto Giro - tappa 8: team building

Tadej Pogačar (UAE Team Emirates) all'ombra del Gran Sasso conquista il suo decimo successo di stagione e il terzo al Giro, dopo Oropa e la cronometro della Foligno-Perugia. A detta del campione sloveno il gradino più alto del podio alla Spoleto-Prati di Tivo (152 km) non era in programma. Al secondo e terzo posto si sono classificati rispettivamente Daniel Felipe Martinez (Bora - Hansgrohe) e Ben O'Connor (Decathlon AG2R La Mondiale Team). Quarto il nostro Antonio Tiberi (Bahrain – Victorious)

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Si fa sempre fatica a credergli quando Tadej Pogačar dichiara che la sua vittoria è imprevista. Tanto più oggi: la naturalezza con cui, a 200 m dal traguardo, si è lanciato nella volata vincente lasciando alle sue spalle una decina fra gli atleti messi meglio nella classifica generale, fa sembrare tutto scritto. Anzi pare quasi si sia preso gioco dei suoi avversari decidendo di non attaccare fino agli ultimi metri. Poco prima, a rompere l'immobilismo del gruppo ci ha provato coraggiosamente il nostro Antonio Tiberi con due allunghi, ma Tadej gli è rimasto francobollato finché il suo compagno di squadra Rafal Majka è tornato a trainarlo, per lo sprint finale. E proprio il ciclista polacco a rivelare la tattica "di controllo" del campione sloveno: "a due chilometri dall'arrivo gli ho chiesto se volesse partire per la volata, ma lui ha detto di no...". Spiega meglio Mauro Gianetti, Ceo del UAE Team Emirates: "È stata la squadra che gli ha chiesto di vincere la tappa: i ragazzi si sentivano in forma e hanno in qualche modo pilotato il risultato". La vera sorpresa della Spoleto-Prati di Tivo in effetti è stata proprio questa squadra, fino ad oggi tacciata di essere non all'altezza del suo capitano e che, invece, dal capoluogo umbro lo ha scortato senza sbavature fino alla salita che porta a Prati di Tivo (14,6 km con una pendenza media del 7%). Mikkel Bjerg e Vegard Stake Laengen hanno "coperto" due terzi di giornata, Domen Novak e Felix Grossschartner sono andati a recuperare la fuga, al resto ci ha pensato Rafal Majka. Qualche chilometro prima della località montana (1.450 m) ci aspettavamo di vederlo lasciare spazio a "Pogi", invece il 34enne di Zegartowice non mollava... e ha tenuto il gioco della Maglia Rosa che, per una volta, ha ha deciso di non vestire i panni del predatore ma quelli della preda.

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Le maglie della giornata

  • Maglia Rosa, leader della Classifica Generale - Tadej Pogacar (UAE Team Emirates)
  • Maglia Ciclamino, leader della Classifica a Punti - Jonathan Milan (Lidl-Trek)
  • Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna - Tadej Pogacar (UAE Team Emirates)
  • Maglia Bianca, leader della Classifica Giovani, nati dopo il 01/01/1999 - Cian Uijtdebroeks (Team Visma | Lease a Bike)

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